In queste settimane l’educazione a scuola è al centro di un dibattito generale per l’uscita delle Nuove Indicazioni Nazionali Scuola 2025, che lasciano moltissime perplessità e punti che come Centro Goitre, impegnato nella ricerca e diffusione di una didattica musicale innovativa, non condividiamo. Per questo abbiamo contribuito alla stesura di un documento e all’organizzazione di un primo evento pubblico sul tema, per portare avanti un confronto costruttivo e promuovere il valore dell’educazione. Si veda la news Scuola e musica un dibattito aperto sul futuro dell’educazione.

Anche per quanto riguarda la musica, sebbene sia condivisibile l’intento di potenziarne lo studio, le Nuove Indicazioni presentano grandi incongruenze, rivelando una visione tradizionalista e classicocentrica.

Da anni come Centro Goitre ci impegniamo affinché la musica riceva il giusto spazio nella scuola e affinché sia riconosciuto il contributo che il Terzo Settore offre nella sua diffusione, nel mantenimento in orario scolastico e nella promozione di approcci didattici innovativi e motivanti rispetto a pedagogie tradizionaliste.

Crediamo che uno dei motivi per cui è così poco valorizzata sia la persistenza di alcuni preconcetti che le Nuove Indicazioni Nazionali non vanno a sanare e anzi alimentano. Nella nostra formazione “Insegnare musica ai bambini”, ci impegniamo a superare questi ostacoli, offrendo agli insegnanti strumenti concreti per un’educazione musicale inclusiva e innovativa.

1. Il talento non è un dono innato, ma una competenza che si sviluppa

Uno dei pregiudizi più diffusi è che la musica sia riservata solo a chi possiede un talento naturale. Questo porta a due conseguenze dannose: da un lato, si crede che solo gli alunni “dotati” meritino di approfondire lo studio della musica; dall’altro, molti insegnanti rinunciano a proporla perché si sentono inadeguati. In realtà, la musicalità si sviluppa esattamente come altre abilità: con pratica, esperienza e stimoli adeguati.

2. La scrittura musicale non deve essere il punto di partenza

Molti approcci didattici iniziano dalla notazione musicale, trasformando la musica in un esercizio teorico e astratto che poco ha a che fare con la musicalità e la creatività. Ma la musica nasce prima di tutto dall’esperienza: dal suono, dalla voce, dal ritmo, dal movimento. Per questo, è essenziale restituire agli insegnanti strumenti per un’educazione musicale che parta dall’ascolto e dalla pratica, rendendo la scrittura solo uno dei tanti mezzi disponibili, da introdurre in modo naturale, progressivo, mai astratto.

3. La musica non è solo suonare uno strumento, ma esperienza globale

L’idea che fare musica significhi esclusivamente suonare uno strumento tradizionale (chitarra, pianoforte, violino, flauto ecc.) limita enormemente le possibilità educative. Il canto, il movimento, l’improvvisazione e l’esplorazione sonora sono elementi fondamentali per sviluppare una comprensione musicale completa e inclusiva. Una didattica musicale innovativa deve ampliare gli orizzonti, dando spazio alla creatività e alla partecipazione attiva di tutti.

Formarsi per educare: il nostro impegno per una didattica efficace

Per superare questi pregiudizi limitanti e fuorvianti, è essenziale offrire ai docenti una formazione mirata, che fornisca strumenti pratici ed efficaci per portare la musica in classe in modo accessibile e coinvolgente.

I corsi di formazione “Insegnare musica ai bambini” del Centro Goitre nascono proprio con questo obiettivo: aiutare gli insegnanti a superare le difficoltà e a costruire percorsi didattici stimolanti, capaci di coinvolgere ogni bambino nel piacere di fare musica attraverso attività concrete e innovative.

Nei nostri corsi, gli insegnanti hanno l’opportunità di:

  • Potenziare le proprie conoscenze e competenze musicali;
  • Perfezionare l’approccio didattico-musicale verso bambini e ragazzi, anche in relazione al rapporto con la tecnologia e all’educazione all’aperto;
  • Sperimentare strategie didattiche, rispettando la propria formazione e il proprio ordine di scuola;
  • Creare e selezionare materiale musicale vocale e strumentale adatto alle diverse fasce d’età;
  • Accedere a un repertorio pronto per l’uso nella didattica attiva.

Un’esperienza formativa immersiva

Quest’anno, dall’8 al 13 luglio 2025, sarà avviato il modulo Giocare per apprendere ad Avigliana, a 25 km da Torino. Questa cittadina, immersa in un parco naturale con un centro storico suggestivo e due splendidi laghi, è il luogo ideale per una settimana di formazione che combina apprendimento e rigenerazione.

Se vuoi trasformare il tuo modo di insegnare e dare alla musica il posto che merita nella crescita e nell’educazione, scopri tutti i dettagli del nostro corso Insegnare musica ai bambini