Domenica 28 Settembre 2025 ore 15.00 ad Avigliana

Programma e testi dei brani in scaletta

Le Voci dei Mareschi

1) “Rane” di Lajos Bardos (1899-1986), elab. italiana R. Goitre (1927-1980)

2) “Bocca” di Michele Napolitano (XXI sec) su testo di U. Saba (1883-1957)

3) “Ad un’ignota” di Tullio Visioli (1957-) su testo di G. Gozzano (1883-1916)

4) “Quand je bois” – Tourdion (XVI sec.) testo di C. Geoffray (1901-1972)

5) “Viva la bottiglia” di Antonio Salieri (1750-1825)


Ensemble femminile

6) “Avec du vin, endormons-nous” di J.P. Rameau (1683-1764) pubblicato nel 1742

7) “O Salutaris” di A. Caplet (1878-1925)

8) “And so it Goes” di B. Joel (1949-), arr. di K. Shaw


Le Voci dei Mareschi

9) “Se ti viene il mal di testa” canto popolare alpino

10) “Ode alla Cipolla” di T. Visioli (1957-) su testi di W. Szymborska (1923-2012) e R. Gallo

11) “Italia” di Sebastian Korn (1934-2019) arr. di L. Perugia

Cantano i cori “Le Voci dei Mareschi” e “Ensemble Giovanile del Centro Goitre” diretti da Lorella Perugia e Serena Taretto

Ogni piatto ha la sua voce, ogni ingrediente una storia. Tra cipolle bionde, vini generosi e terra buona, il canto diventa omaggio alla Madre Terra. Un concerto corale che attraversa secoli e generi, unendo tradizione e festa, sapore e melodia.

Le Voci dei Mareschi sono un gruppo corale piacevolmente eterogeneo, che proprio nella sua varietà trova forza e originalità. La ricerca continua e curiosa di tutte le possibilità espressive della voce costituisce il fil rouge del repertorio, vario e pieno di sorprese.

L’Ensemble Giovanile, gruppo vocale femminile, si distingue per la raffinatezza delle giovani voci delle sue componenti, delle loro interpretazioni eleganti e della loro qualità del suono, frutto di passione e rigore.

“Bocca” di Michele Napolitano (XXI sec)

su testo di U. Saba (1883-1957)

La bocca

che prima mise

alle mie labbra il rosa dell’aurora,

ancora

in bei pensieri ne sconto il profumo.

O bocca fanciullesca, bocca cara,

che dicevi parole ardite ed eri

così dolce a baciare.

“Ad un’ignota” di Tullio Visioli (1957-)

su testo di G. Gozzano (1883-1916)

Tutto ignoro di te: nome, cognome,
l’occhio, il sorriso, la parola, il gesto;
e sapere non voglio, e non ho chiesto
il colore nemmen delle tue chiome.

Ma so che vivi nel silenzio; come
care ti sono le mie rime: questo
ti fa sorella nel mio sogno mesto,
o amica senza volto e senza nome.

Fuori del sogno fatto di rimpianto
forse non mai, non mai c’incontreremo,
forse non ti vedrò, non mi vedrai.

Ma più di quella che ci siede accanto
cara è l’amica che non mai vedremo;
supremo è il bene che non giunge mai!

“Quand je bois” – Tourdion (XVI sec.)

testo di C. Geoffray (1901-1972)

Quand je bois du vin clairet,

Ami tout tourne, tourne, tourne, tourne,

Aussi désormais je bois Anjou ou Arbois,

Chantons et buvons, à ce flacon faisons la guerre,

Chantons et buvons, les amis, buvons donc!

Quand je bois du vin clairet,

Ami tout tourne, tourne, tourne, tourne,

Aussi désormais je bois Anjou ou Arbois.

Buvons bien, là buvons donc

A ce flacon faisons la guerre.

Buvons bien, là buvons donc

Ami, trinquons, gaiement chantons.

En mangeant d’un gras jambon,

À ce flacon faisons la guerre!

Buvons bien, buvons mes amis,

Trinquons, buvons, vidons nos verres.

Buvons bien, buvons mes amis,

Trinquons, buvons, gaiement chantons.

En mangeant d’un gras jambon,

À ce flacon faisons la guerre!

Le bon vin nous a rendus gais, chantons,

Oublions nos peines, chantons.

Traduzione: Quando bevo vino leggero, Amico gira tutto, gira, gira, gira, Così ora bevo Angiò o Arbois, Cantiamo e beviamo, a questa bottiglia facciamo la guerra, Cantiamo e beviamo, amici, beviamo! Quando bevo vino leggero, L’amico gira tutto, gira, gira, gira, Quindi ora bevo Anjou o Arbois.

Beviamo bene, quindi beviamo A questa bottiglia facciamo la guerra. Beviamo bene, quindi beviamo Amico, beviamoci, cantiamo allegramente. Quando si mangia un prosciutto grasso, A questa bottiglia facciamo la guerra!

Beviamo, beviamo i miei amici, Beviamo, beviamo, svuotiamo i bicchieri. Beviamo, beviamo i miei amici, Beviamo, beviamo, cantiamo allegramente Quando si mangia un prosciutto grasso, A questa bottiglia facciamo la guerra!

Il buon vino ci ha reso felici, cantiamo, Dimentichiamo i nostri problemi, cantiamo

“Viva la bottiglia” di Antonio Salieri (1750-1825)

Viva, viva la bottiglia
Viva, viva l’allegria
Non più bella compagnia
Nel gran mondo non si dà.

La bottiglia
L’allegria
Non più bella compagnia
Nel gran mondo non si dà.

Viva ! Viva !
No, no, no, no
Nel gran mondo non si dà.

“Avec du vin, endormons-nous” di J.P. Rameau (1683-1764)

Canone alla quarta pubblicato nel 1742 con il testo breve: Avec du vin, endormons-nous.

Traduzione: con il vino ci addormentiamo

“O Salutaris” di A. Caplet (1878-1925)

sull’inno liturgico ed eucaristico cattolico, composto da San Tommaso d’Aquino

O salutaris hostia

Quae coeli pandis ostium

Bella premunt hostilia

Da robur fer auxilium

Uni trinoque Domino

Sit sempiterna Gloria

Qui vitam sine termino

Nobis donet in patria. Amen

Traduzione: Ostia di salvezza, che spalanchi la porta del cielo, aspre battaglie ci stringono da ogni parte; donaci forza e aiuto. Al Signore uno e trino sia gloria in eterno; da lui attendiamo la vita senza fine nella patria celeste. Amen.

“And so it Goes” di B. Joel (1949-)

arr. di K. Shaw

In every heart there is a room

A sanctuary safe and strong

To heal the wounds from lovers past

Until a new one comes along

I spoke to you in cautious tones

You answered me with no pretense

And still I feel I said too much

My silence is my self-defense

And every time I’ve held a rose

It seems I only felt the thorns

And so it goes, and so it goes

And so it used to be, I suppose

But if my silence made you weak

Then that would be my worst mistake

So I will share this room with you

And you can have this heart to break

And this is why my eyes are closed

It’s just as well for all I’ve seen

And so it goes, and so it goes

And you’re the only one who knows

So I would choose to be with you

That’s if the choice were mine to make

But you can make decisions too

And you can have this heart to break

And so it goes, and so it goes

And you’re the only one who knows

Traduzione: In ogni cuore c’è una stanza, un santuario sicuro e forte, per curare le ferite degli amanti del passato, finché non ne arriva uno nuovo. Ti ho parlato con tono cauto, mi hai risposto senza pretese e ancora sento di aver detto troppo. Il mio silenzio è la mia autodifesa, e ogni volta che ho tenuto una rosa sembra che abbia sentito solo le spine. E così va, e così va. E così era, suppongo. Ma se il mio silenzio ti ha reso debole, allora quello sarebbe il mio peggior errore, quindi condividerò questa stanza con te, e puoi avere questo cuore da spezzare, ed è per questo che i miei occhi sono chiusi. È meglio per tutto quello che ho visto. E così va, e così va. E tu sei l’unica che lo sa, quindi sceglierei di stare con te. Questo se la scelta fosse mia, ma anche tu puoi prendere decisioni. E puoi avere questo cuore da spezzare. E così va, e così va. E tu sei l’unica chi lo sa

“Se ti viene il mal di testa”

canto popolare alpino

Se ti viene il mal di testa, non far uso d’aspirina

scendi scendi giù in cantina, ed il mal ti passerà.

Se ti viene il mal di pancia non far uso di laudano,

bevi, bevi del Cinzano, ed il mal ti passerà.

Se ti viene il mal d’amore, non comprare la stricnina

corri corri giù in cantina, ed il mal ti passerà.

Se ti viene il mal di gola, non far uso di clorato,

bevi, bevi del Moscato, ed il mal ti passerà.

Se ti duole la vecchiaia e hai basse le difese,

bevi, bevi Sangiovese ed il mal ti passerà.

“Ode alla Cipolla” di T. Visioli (1957-)

su testi di W. Szymborska (1923-2012) e R. Gallo

La cipolla è un’altra cosa.

Interiora non ne ha.

Completamente cipolla

Fino alla cipollità.

Cipolluta di fuori,

cipollosa fino al cuore,

potrebbe guardarsi dentro

senza provare timore.

In noi ignoto e selve

di pelle appena coperti,

interni d’inferno,

violenta anatomia,

ma nella cipolla – cipolla,

non visceri ritorti.

Sgorga pianto trasparente,

nebbia agli occhi disorienta

Viola a strati sottoterra

Sulla tavola scodella

Nella zuppa o in focaccia

Con Acciughe e insalata

Sa portare buon sapore

in cucina il tuo odore.

La cipolla è un’altra cosa.

Interiora non ne ha.

Completamente cipolla

Fino alla cipollità.

“Italia” di Sebastian Korn (1934-2019)

arr. di L. Perugia

Italia e il cielo

il sole, il mare

la montagna, il vino.

Lago di Garda, Lago Maggiore

Tutti i laghi, le pianure

le cittadine, i bei paesi

Umbria, Puglia, Veneto, Friuli, Lazio

Toscana, Piemonte, Calabria, Sicilia, Emilia

Barolo, Brunello, Frascati,

Custoza, Soave, Barbera

tutti i vini

Aperitivi e digestivi

Tutti i vini d’Italia

Le Voci dei Mareschi” In questo concerto cantano le voci:

Soprani: Araldi Mariagiulia, Arnaud Herta, Bert Paola, Chiaberge Lara, Gianoglio Angela, Omedé Marilena, Peano Mariagrazia, Pellarin Valeria, Taretto Arianna, Contralti: Andreis Laura, Beltramo Caterina, D’aquino Angela, Dodgson Patricia, Forno Letizia, Giraudo Elena, Mattioli Carla, Moretti Chiara, Paluello Carla, Pisani Virginia, Poletti Silva, Sada Giovanna, Simek Irene, Spinello Gabriella. Voci Maschili: Goffi Claudio, Maniscalco Damasenzo, Pertusio Gianfranco, Simoni Lucio, Taretto Davide, Torre Domenico.

Ensemble femminile del Centro Goitre” In questo concerto cantano le voci:

Lara Chiaberge, Lucia Genovese, Virginia Pisani, Lorella Perugia, Nicoletta Richard, Arianna Taretto, Serena Taretto