TITOLO: Ci vuole un fiore

TESTI: Gianni Rodari

MUSICA: Sergio Endrigo, Luis Bacalov

EDIZIONE: Ricordi 1974

Il processo creativo è insito nella natura umana ed è quindi, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia, alla portata di tutti.” Proprio a partire da questi principi si articola l’idea di creatività di Rodari che, oltre a quello di scrittore, teorico, pedagogista, nella sua vita di inventore si trovò anche a ricoprire il ruolo di autore di canzoni. Nel 1974 Gianni Rodari scrive i testi per “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo e Luis Bacalov (Ricordi 1974).

La canzone che dà il titolo all’album è sicuramente la più nota: conosciuta da grandi e piccoli, è forse la prima canzone ecologista mai scritta e quanto mai attuale. Il testo di Rodari descrive, infatti, il ciclo di vita di qualsiasi cosa: che si tratti di un fiore, di un albero, di un monte o della Terra, ogni cosa è figlia della natura che, dunque, va rispettata.

Ma all’interno del disco ci sono altre otto tracce che vale la pena ascoltare, i cui brani sono cantati da bambini, accompagnati da una voce adulta.

Napoleone, ad esempio, è un brano il cui testo intreccia non-sense e una logica disarmante (proprio come fanno spesso i bambini), per dirci che Napoleone faceva esattamente le stesse cose che facciamo tutti.

“Napoleone era fatto così
Se diceva di no, non diceva di sì
Quando andava di là, non veniva di qua
Se saliva lassù, non scendeva quaggiù
Se correva in landò, non faceva il caffè”

Le parole, invece, canta come le parole siano importanti, ce ne siano per tanti usi, ma alcune ancora ci mancano e possiamo cercarle insieme.

Abbiamo parole per fingere,
Parole per ferire,
Parole per fare il solletico.
Andiamo a cercare insieme,
Le parole per amare.
Andiamo a cercare insieme
Le parole per amare.”

Il disco è innovatore e “interattivo” da tanti punti di vista: a partire dall’efficace dialogo tra le voci dei bambini e quella adulta di accompagnamento, per passare agli arrangiamenti, per i quali sono stati usati “i seguenti strumenti musicali e non musicali: violini, viole, violoncelli, contrabbasso, chitarra classica, elettrica e un chitarrino; pianoforte, clavicembalo, piano elettrico, organo hammond, trombe tromboni, flauti in do, flauti dolci, corni, bassotuba, bombardino, ottavino, clarinetto, clarinetto basso, oboe, fagotto, vibrafono, mandolini, tuba, fischietto e altre piccole diavolerie rumorose. In più, una scatola di latta, un secchio d’acqua, 4 monete da 100 lire, un paio da 10 e da cinquanta e un gettone telefonico, un portacenere di ceramica, mezzo chilo di fagioli borlotti (crudi), un sacchetto di patatine fritte, un pacchetto di grissini, un rotolo di carta stagnola, gli spettatori dell’ultimo incontro Roma-Lazio, un cannone e un cavallo.”

Anche la copertina del disco era apribile e conteneva un libretto di 12 pagine con i testi delle canzoni; all’interno di queste pagine ampi spazi in bianco erano pensati per la creazione di disegni o pensierini ispirati alle canzoni stesse.

LINK:

I testi delle canzoni: www.sergioendrigo.it/Testi/Testi%20-%20album%20-%20Ci%20Vuole%20Un%20Fiore.htm

I brani dell’album: www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_mGBYDFecDbaE9Njh9ET2uvcg77gZq9hs4

PROVA TU!

Provate a farlo anche voi, bambini: dopo aver ascoltato il disco, prendete un foglio e riempitelo con un disegno ispirato alla canzone che preferite, oppure scrivete un “pensierino” serio o divertente, dedicato ad uno degli argomenti trattati nel disco.