Iniziamo il 2019 con una grande novità. Siamo infatti felici di presentarvi il nostro spot animato: sessanta secondi per raccontare attraverso le immagini che cosa è la musica secondo noi. Un regalo che ci siamo fatti per festeggiare i nostri traguardi e vent’anni di attività nella sede di Avigliana (TO), che ospita oggi le principali attività del Centro Goitre. Il Centro Goitre, che è nato nel 1984 a Sommariva del Bosco (CN), ha aperto negli anni diverse sedi nel territorio piemontese tra cui la nostra. Da allora abbiamo fatto passi da gigante.
Desideravamo raccontare davvero cosa rappresenta per noi la musica, usando un linguaggio semplice, originale e adatto ad un pubblico eterogeneo, di adulti e di bambini. Per questo abbiamo scelto di farlo con un filmato d’animazione, amato dai bambini, i nostri principali interlocutori e apprezzato dagli adulti per l’immediatezza nella comunicazione di contenuti e la poesia del disegno animato. Ci è sembrato un mezzo affascinante per spiegare quello che portiamo avanti da ormai trentacinque anni.
Come è nato il video animato
Lo spot animato è stato realizzato da un gruppo di 5 studenti del CSC Centro Sperimentale di Cimematografia di Torino, Dipartimento di animazione Giorgia Bonora, Irene Frizzera, Veronica Martiradonna, Luca Passafaro, Alessandro Spedicato che guidati dalle docenti Eva Zurbriggen e Chiara Magri hanno tradotto in immagini i nostri pensieri e i nostri valori.
Quando li abbiamo incontrati la prima volta abbiamo raccontato loro il nostro lavoro, il percorso che ci ha portati a insegnare, il nostro approccio alla didattica, i nostri ideali sulla musica e sull’educazione musicale. Abbiamo raccontato tutto il nostro mondo usando parole, musica, e filmati di lezioni reali svolte con i bambini. Poi abbiamo ascoltato le esperienze degli studenti del CSC, il loro rapporto con la musica e l’educazione musicale nella scuola e al di fuori di essa, per arrivare a condividere il pensiero di quanto il fenomeno musicale rappresenti un istinto innato nell’uomo, quanto la musica si debba praticare, prima che teorizzare, e vivere in prima persona attraverso la voce e il corpo prima che con lo strumento, e soprattutto praticare insieme. Da questo primo incontro sono nati molte idee e bozzetti: ogni studente ha elaborato una personale proposta ed interpretazione, tra cui quella che abbiamo scelto e su cui è stato completato lo spot.
Come colonna sonora dell’animazione abbiamo scelto una delle musiche curate dai docenti del Centro Goitre e realizzate dagli allievi e dal Coro di Voci Bianche, tratta dalla fiaba musicale il Verme Schiff, di recente pubblicazione, che è stata arrangiata per l’occasione.
“Desideravamo da tempo collaborare con il CSC Animazione, di cui conoscevamo i bellissimi lavori realizzati e sognavamo anche per noi un prodotto che non servisse tanto a promuovere il Centro Goitre e le sue attività, quanto piuttosto contribuire a stimolare una riflessione più ampia sulla musica e sull’importanza che riveste nella vita di ogni individuo” – spiega Lorella Perugia, presidente del Centro Goitre, che prosegue poi sottolineando come – “In Italia esistono diverse realtà affini alla nostra, molte delle quali si sono unite nel Forum Nazionale per l’Educazione Musicale, che riconoscendo il profondo valore formativo della musica, lavorano per aumentare attraverso un’educazione musicale di qualità, il potere che la musica ha di incidere nei processi e nelle facoltà mentali del bambino in crescita ma anche nell’adulto. Purtroppo siamo ancora una minoranza, schiacciata sovente dal potere dei media tendenzialmente poco interessati alla cultura e guidati da una classe politica spesso ignorante. Ci piacerebbe che questo video e il messaggio che lo accompagna circolasse il più possibile, per piantare un piccolo seme, nella mente di tutti coloro che lo vedranno, soprattutto nelle persone distanti dal mondo della musica e dell’educazione musicale”.

Gli studenti del CSC Animazione che hanno realizzato lo spot animato
Musica per diventare grandi, musica per colorare il mondo, musica per volare liberi
Al centro della nostra didattica mettiamo la musica intesa come esperienza globale dell’individuo che lo accompagna sin dalla vita intrauterina. La musica per noi non va intesa solo come disciplina a se stante, come la capacità di suonare uno strumento e non deve essere riservata ad individui di talento. La musica è invece uno strumento privilegiato di crescita e benessere per l’individuo, in grado di migliorare i processi cognitivi e il nostro modo di elaborare tutte le informazioni, non solo in un cervello in crescita ma anche nell’adulto favorendo lo sviluppo e il miglioramento di competenze psico-intellettive concorrenti alla formazione della persona. La musica favorisce anche l’attenzione e la concentrazione, la percezione e il senso dell’orientamento, il linguaggio, le capacità imitative, logico-matematiche, la coordinazione motoria fino al fenomeno della socializzazione e delle competenze relazionali.
Per questo crediamo che sia fondamentale nella vita di ogni individuo poter praticare attività musicali sin dai primissimi mesi di vita ritenuti particolarmente favorevoli per la stimolazione dell’istinto musicale innato nell’essere umano. E così che il bambino del video, annoiato nella cucina di casa sua e circondato dal frastuono di una città grigia, scopre per caso il suono, a rappresentazione di un’esperienza musicale istintuale, e inventa una musica con ciò che ha a disposizione. Il suono che è in grado di creare attira l’attenzione di altri bambini e ragazzi attorno a lui, di ogni nazionalità e colore, a simboleggiare l’universalità del linguaggio musicale e la sua capacità di abbattere i confini e i pregiudizi. E quando la musica cresce e ai suoni si aggiungono anche le voci la stanza, come una scatola di cartone, in cui il bambino era rinchiuso, si smonta aprendosi ad un mondo circostante idilliaco, fantasioso, e soprattutto colorato dove altri figure, bambini piccolissimi e adulti si uniscono al coro. E in un mondo sempre più proiettato all’individualità e all’autoaffermazione il canto corale evoca la potenza della musica come strumento di unione e di condivisione che abbatte confini e unisce popoli.